Eppure si era preventivato

Per questioni spirituali scrivo, come se ancora ho qualcosa da compiere.

Perché piangi adesso? Perché non piangevi quando ti si diceva di piangere? Perché eri o ti sentivi o vi sentivate come se tutto vi era concesso!

Non guardo più il mondo ormai da tempo, eppure voi non lo avete allontanato, eppure lo sapete, ma no, non lo fate e pretendete.

Ho cominciato perché mi è stata data una parola, e prima che il male venga nuovamente a me lo prevengo.

A me voi come popolo, e parlo a me personalmente, non piacete. Vi vantate! Per il business, per gloria data dagli uomini, e voi vi sentite professanti?

Non durerà molto questa mia scrittura prima che lo sdegno mi giunga e superi il collo.

A me è stato tolto tutto, ho solamente la paghetta che mi dà mia madre giornaliera, dieci euro compreso tabacco.

Quale opera state facendo? Io non ne vedo nessuna in TV, l’unica cosa rimasta. Eppure vi sentite grandi.

Quale umiltà avete? Quale senso di giustizia processate? Si sa, a voi il bene non piace, prendete più piacere a tendere a fare del male spacciandolo per bene piuttosto di fare del bene.

I cani fuori abbaiano e a me sono sorte paure prima mai esistite.

Questa è una morale, non so come cominciare e che dire oltre, eppure mi è stato detto di parlare.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *